Modalità della didattica e distribuzione delle ore e dei CFU
Il Corso di Master è svolto in lingua italiana.
L’attività formativa è pari a 336 ore di impegno complessivo, alle quali corrispondono 42 CFU.
Principali settori SS. DD. di riferimento
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Geo/11 | n. CFU 3 |
---|---|
ICAR/09 | n. CFU 3 |
ICAR/14 | n. CFU 4 |
ICAR/26 | n. CFU 3 |
ICAR/17 | n. CFU 3 |
ICAR/18 | n. CFU 3 |
ICAR/19 | n. CFU 3 |
ING-IND/11 | n. CFU 3 |
L-ANT/07 | n. CFU 4 |
L-ANT/08 | n. CFU 4 |
In particolare le attività del Master si svolgeranno in:
- Lezioni: previsti n. 12 CFU in modalità di presenza
- Laboratori: previsti n. 30 CFU in modalità di presenza
- Seminari: previsti n. 4 CFU in modalità di presenza
- Tirocini/Stage: previsti n. 9 CFU in modalità di presenza
- Prova finale: previsti n. 5 CFU
Il Corso ha la durata di un anno con frequenza obbligatoria, percentuale minima 80%.
Nel corso dello svolgimento di ogni insegnamento (lezioni, laboratori) sono effettuate verifiche del lavoro svolto da parte degli allievi e al termine di ciascun insegnamento si condurranno verifiche dell’apprendimento attraverso colloquio orale e presentazione di relazioni e grafici, secondo le indicazioni fornite dai docenti.
La Prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione pubblica di fronte alla Commissione Giudicatrice di un progetto riferito ad un contesto archeologico, comprensivo dei necessari approfondimenti. Gli elaborati saranno valutati da una Commissione di almeno 3 docenti del Master nominati dal Consiglio Scientifico. Per accedere alle prove finali lo studente deve avere acquisito tutti i CFU previsti nel Corso di Master, meno quelli previsti dalla prova finale.
Piano Didattico
Il piano di studi è articolato sulla base di una dinamica integrazione tra momenti e temi di approfondimento propri della cultura architettonica e archeologica, al fine di riattivare un virtuoso dialogo interdisciplinare, calandosi su problematiche ed esperienze concrete nonché confrontandosi con la più aggiornata operatività in ambito nazionale ed internazionale.
Un cospicuo monte ore sarà impiegato per le seguenti attività formative:
- seminari e conferenze;
- esercitazioni guidate e attività sul campo (rilievi strumentali, cantieri-scuola, ecc.), attività di approfondimento e workshop;
- attività di tirocinio presso enti pubblici (Soprintendenze, Parchi archeologici, Uffici comunali e regionali con attività coerenti con gli obiettivi del Master, ecc.), studi professionali, imprese, aziende specializzate.
Riguardo ai contenuti, la didattica annuale del Master è strutturata secondo fasi, non giustapposte bensì in costante interrelazione, corrispondenti a:
- apprendimento dei fondamenti metodologico-conoscitivi propri dell’Archeologia (classica e medioevale), dello scavo archeologico e dell’interpretazione stratigrafica del costruito antico, della Storia dell’architettura, delle tecniche avanzate per il rilevamento dei manufatti archeologici e delle modalità interpretative, anche con riferimento alla diagnostica strumentale, di fattori costruttivi e fenomeni degradativi di parti strutturali e finiture architettoniche. Tali aspetti saranno affrontati sia con lezioni frontali sia attraverso attività applicativa sul campo (cantiere-scuola).
- attività sperimentale e applicativa sul campo specificamente rivolta ad acquisire competenze riguardanti: a) le tecniche avanzate di rilevamento e di simulazione, anche attraverso realtà aumentata, delle soluzioni progettuali; b) le metodiche innovative per la conoscenza e caratterizzazione di parti non visibili attraverso prospezioni geofisiche.
- attività sperimentale e laboratoriale caratterizzata dalla trasversalità dei contenuti e finalizzata ad acquisire gli strumenti per la progettazione dell’intervento architettonico-restaurativo in contesti archeologici, con riferimento agli aspetti connessi alle metodiche di conservazione e protezione del patrimonio costruito, di consolidamento delle parti architettoniche e di conservazione delle finiture, di miglioramento delle modalità di fruizione e di accessibilità anche attraverso l’inserimento ‘adattivo’ di nuovi manufatti con l’allestimento di sistemi espositivi, per la comunicazione ampliata e la protezione dell’utenza.
- approfondimento, anche con attività applicativa, delle problematiche impiantistiche, con specifica attenzione a quelle illuminotecniche e di efficientamento energetico, alle questioni connesse al miglioramento strutturale e alla prevenzione dal rischio sismico per il patrimonio archeologico.
Entro tale successione di attività formative si inseriranno conferenze tenute da esperti italiani e stranieri esterni al corpo docente e dedicate a tematiche specifiche riguardanti aspetti propri della storia dello scavo e del restauro archeologico (utili per il riconoscimento di materiali e sistemi provenienti da interventi pregressi), rilevanti esperienze attuate di intervento e molteplici frontiere conoscitive e procedurali contemporanee connesse, ad esempio, alla paleobotanica e all’archeosismologia, all’evoluzione delle procedure e degli strumenti normativi e di tutela e all’economia per i beni culturali.
L’attività seminariale e di workshop, da svolgersi attraverso il coinvolgimento di esperti esterni al corpo docente, focalizzerà l’attenzione su temi di attualità, anche connessi a temi quali: climate change e fattori di rischio per il patrimonio archeologico; turismo culturale, impatto antropico e conservazione dell’architettura storica; intervento sui siti archeologici e interrelazioni con la progettazione urbanistica (workshop); sistemi informativi per la gestione dei dati del cantiere di scavo e del programma restaurativo (GIS, SICAR, ecc.).
I contributi didattici saranno forniti da docenti interni e da esperti esterni, anche provenienti dal MiBACT, da istituzioni culturali e dal mondo imprenditoriale e delle professioni, altamente qualificati in ambito nazionale e internazionale.
La frequenza del tirocinio dovrà essere espletata prima della prova finale. Le tematiche di quest’ultima saranno presentate all’avvio del corso e sviluppate, anche attraverso esercitazioni in itinere e attività di approfondimento, progressivamente e trasversalmente rispetto ai singoli insegnamenti, con riferimento a proposte concrete riferite a contesti archeologici.
Si riporta di seguito l’articolazione del piano di studi con gli insegnamenti e i CFU assegnati a ciascuna attività formativa:
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Insegnamento | SSD | Modalità di svolgimento | Ore di Didattica | CFU | |
---|---|---|---|---|---|
1 | Laboratorio di Allestimento e Museografia per siti archeologici | ICAR16 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
2 | Laboratorio di Archeologia Classica e di Metodologia della Ricerca Archeologica | L-ANT/07 | Lezioni frontali | 32 | 4 |
3 | Laboratorio di Archeologia Medievale e di Stratigrafia applicata all’Architettura | L-ANT/08 | Lezioni frontali | 32 | 4 |
4 | Laboratorio di Geofisica applicata all’Archeologia | GEO11 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
5 | Laboratorio di Progettazione Architettonica per l’Archeologia | ICAR/14 | Lezioni frontali | 32 | 4 |
6 | Laboratorio di Progettazione del Restauro e valorizzazione del Patrimonio Archeologico (I) | ICAR/19 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
7 | Laboratorio di Progettazione del Restauro e valorizzazione del Patrimonio Archeologico (II) | ICAR/19 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
8 | Laboratorio di Restauro di Architetture e Siti Archeologici: Interpretazione e Diagnosi | ICAR/19 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
9 | Laboratorio di Tecniche avanzate per il rilievo r metodologie di elaborazione per L’HBIM | ICAR/17 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
10 | Metodologia della ricerca storica per l’Archeologia | ICAR/18 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
11 | Miglioramento e prevenzione dal rischio sismico per il Patrimonio Archeologico | ICAR/09 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
12 | Progettazione, impiantistica e illuminotecnica in contesti archeologici | ING-IND/11 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
13 | Storia del Restauro per i Siti Archeologici | ICAR/19 | Lezioni frontali | 24 | 3 |
Totali | 336 | 42 |
Durata del corso e modalità della frequenza:
Il corso ha durata annuale. Tutte le attività previste dal Master sono a frequenza obbligatoria ed è necessario raggiungere l’80% delle presenze per poter sostenere le prove di valutazione intermedie e la prova finale.
Modalità delle verifiche periodiche e della prova/e finale/i:
A conclusione di ciascuno o più moduli, in base alle esigenze didattiche, sono previste verifiche intermedie mediante prova orali, pratiche, scritte, per valutare il grado di apprendimento raggiunto dallo studente.
Per le prove periodiche: sono previste prove di verifica alla fine di ogni periodo didattico e per ciascun insegnamento, nonché una prova conclusiva con discussione della tesi.
Per la prova finale: al termine del Master è previsto lo svolgimento di una tesi finale, il cui argomento sarà assegnato dal Consiglio Scientifico e la cui discussione avverrà entro l’anno accademico.
L’elaborato sarà valutato da una Commissione di almeno 3 docenti del Master nominati dal Consiglio scientifico.
Per accedere alla prova finale lo studente deve avere acquisito tutti i CFU previsti nel Corso di Master, meno quelli previsti per la prova stessa.
All’insieme delle attività formative corrisponde l’acquisizione da parte degli iscritti di 60 crediti formativi universitari.
Titoli di studio che consentono l’accesso
L’accesso al Master è riservato a coloro che siano in possesso di Laurea Magistrale rilasciata ai sensi del D.M. 270/2004 (o titolo equipollente secondo quanto previsto dal Decreto Interministeriale 9 luglio 2009 e ss.mm.ii. ovvero titolo conseguito all’estero riconosciuto equipollente al livello di Laurea Magistrale e riconosciuto idoneo dal Consiglio scientifico) nelle seguenti classi:
- Classe delle Lauree Magistrali in Architettura e Ingegneria Edile-Architettura (quinquennale) LM-4 C.U.
- Classe delle Lauree Magistrali in Design LM-12
- Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Civile LM-23
- Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria dei Sistemi Edilizi LM-24
- Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio LM-35
- Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale LM-48
- Classe delle Lauree Magistrali in Architettura e Ingegneria Edile-Architettura LM-4
- Classe delle Lauree Magistrali in Archeologia LM-2
Eventuali titoli preferenziali richiesti
I seguenti titoli di accesso potranno essere previsti con il bando di ammissione al Master:
- possesso Classe di laurea LM-3 (Architettura del Paesaggio)
- possesso Classe di laurea LM-10 (Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali)
- possesso Classe di laurea LM-11 e LM-020 (Conservazione dei Beni Culturali)
Informazioni di carattere didattico
V. Russo PO, Dipartimento di Architettura – Via Toledo, 402 80134 Napoli