Alberto Izzo – In memoriam

Direttore laboratorio ricerca progettuale

Alberto Izzo (Portici, 1932 – Napoli, 2019) si è laureato in architettura a Napoli nel 1961. Ha lavorato a New York presso lo studio di Marcel Breuer, frequentando diversi significativi esponenti della cultura artistica ed architettonica attivi negli Stati Uniti, fra i quali J. Albert, R. Meier, P. Belluschi, C. Eams e E. Catalano .

Dal 1969 è Libero Docente alla facoltà di Architettura di Napoli, dove dal 1990 è Professore Ordinario di composizione architettonica. Nel corso della sua attività di docente contribuisce alla diffusione dell’opera dei maestri dell’architettura contemporanea, curando numerose mostre e cataloghi monografici (fra cui per citarne solo alcuni) quelli dedicati a James Stirling (1974), Five Architects of New York (1975), Frank Lloyd Wright (1976), Luis Kahn (1976), Eduardo Catalano (1977), Le Corbusier (1978), Richard Meier (1990).

Alla luce di una posizione teorica mai dogmatica, ma tesa costantemente alla valorizzazione degli aspetti dialettici e conoscitivi del progetto di architettura, sia come progettista di opere autenticamente moderne (la Facoltà Teologica a Capodimonte, 1967, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli, 1968, l’Hotel Continental a Napoli, 1970, i complessi per uffici Esedra ed IMI e la Torre sede del Consiglio Regionale della Campania al Centro Direzionale di Napoli, 1983-1990, l’Ospedale Militare per la Base U.S.A. Navy a Gricignano, e il Campus, 2002, “Dal Molin” a Vicenza, 2008) sia come progettista di restauri (Chiesa trecentesca della S.S. Annunziata in S. Agata dei Goti, Benevento, il seicentesco Complesso Monastico di S. Gregorio Armeno nel centro antico di Napoli, il restauro del Castel dell’Ovo a Napoli, i restauri di edifici del Moderno come ad esempio il Teatro Mediterraneo nella Mostra d’Oltremare di Napoli) che, come docente e divulgatore dei contenuti dell’architettura, pone al centro del suo lavoro una tensione costante verso la ricerca delle possibili condizioni di continuità fra progetto e contesto, al di fuori però di ogni sterile mimetismo e sulla base di un’articolata riflessione sui nodi critici della preesistenza. Nel 2010 riceve il premio alla carriera dall’Istituto Nazionale di Architettura, sezione Campania.

E’ stato Direttore del laboratorio ricerca progettuale dalla I alla VII edizione Master